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Una delle ragioni per cui ci ammaliamo di cuore, ictus, cancro e altre malattie ...Gerontas Gabriele

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  VUOI CHE  DIO TI DIA CENTO VOLTE DI PIÙ DI QUANTO HAI DATO? Per ricevere la benedizione di Dio come individui, famiglie e nazione, dobbiamo confessarci e partecipare regolarmente alla Liturgia, recitare incessantemente la preghiera: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me” e “Santissima Madre di Dio, salvaci”. Dobbiamo digiunare il Mercoledì e il Venerdì astenendoci dall’olio, e rispettare gli altri giorni di digiuno stabiliti dalla Chiesa. Una delle ragioni per cui ci ammaliamo di cuore, ictus, cancro e altre malattie è che non osserviamo i digiuni (ingordigia e gola), e Dio non ci protegge. Lascia che i germi ci attacchino. Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura ogni giorno. San Giovanni Crisostomo dice: “La lettura delle Scritture è l’apertura dei cieli”. Fate l’elemosina alle famiglie povere. La logica ci dice: “Non dare, perché ti priverai e soffrirai la fame”. La fede ci dice: “Dai, e Dio ti darà cento volte di più di quanto hai dato”. Chi non ha mani è storpio. Eppur...

Santi Cosma e Damiano

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Santi Cosma e Damiano medici anàrgiri, a Roma  Qualcuno si chiede: «Perché mi sono ammalato? Perché non ho fatto attenzione, ho commesso qualche errore, ho peccato, perché il diavolo mi voleva male o perché Dio ha voluto che mi ammalassi?» Possiamo dire che Dio ha fatto ammalare una persona? Non possiamo, se questa, mentre nevicava, è uscita senza badarci e ha preso una pleurite. Si è ammalato per imprudenza, per un suo errore. E chissà cos’altro potrebbe nascondersi dietro. Ma possiamo anche dire che questo è avvenuto all’insaputa di Dio, e che Egli non sa nulla? Neanche questo possiamo dirlo. Allora, cosa? Uno è molto egoista, sconsiderato, e Dio permette che commetta errori, i quali, in ultima analisi, sono stati fatti stoltamente. E così vede tutta la sua stoltezza, lui che aveva un’opinione così alta di sé. E uno può vederlo proprio nel momento in cui soffrirà e avrà bisogno che il medico faccia tutto il necessario.  

Le malattie, San Paisios

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Cosa succede negli ospedali! Che drammi! Quanto dolore ha la gente!   Quante madri, povere loro, subiscono interventi, pensano ai loro bambini e portano l’angoscia di tutta la famiglia!   Quanti padri di famiglia hanno il cancro, fanno radioterapia e che tormento vivono! Non poter lavorare, dover pagare affitti, avere una montagna di spese!   Altri, pur avendo la salute, non riescono comunque a tirare avanti, figuriamoci chi non ha salute e fatica a lavorare per far fronte, anche minimamente, ai propri obblighi!   - Padre, la malattia è sempre utile?   - Sì, è sempre molto utile. Le malattie aiutano le persone a “purificarsi”, quando mancano di virtù.   La salute è una cosa grande, ma il bene che la malattia può offrire, la salute non è capace di donarlo!   Un bene spirituale! È una grazia immensa, davvero immensa! Purifica l’uomo dal peccato e a volte gli garantisce anche una ricompensa.   L’anima dell’uomo...

San Paisio l’Aghiorita: Perché i monaci vanno dai medici…

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San Paisio l’Aghiorita: Perché i monaci vanno dai medici…   Qualcuno venne alla mia cella e mi chiese: «Perché i monaci stanno qui e non vanno nel mondo ad aiutare la gente?»   Gli risposi: «Se andassero nel mondo ad aiutare la gente, tu diresti: “Perché i monaci tornano nel mondo?”. Ora che non ci vanno, dici: “Perché non ci vanno?”».   Poi mi chiese: «Perché i monaci vanno dai medici e non li guarisce Cristo o la Madonna?».   Gli dissi: «Questa domanda me l’ha fatta anche un medico ebreo».   Uno che era con lui intervenne: «Ma lui non è ebreo!».   Risposi: «Non importa che non lo sia. Questa è una domanda da ebreo, e vi darò la stessa risposta che diedi a lui, poiché il caso è simile».   «Tu, come ebreo», dissi, «dovresti conoscere bene l’Antico Testamento. Lì, nel Profeta Isaia, si racconta che Dio concesse al re Ezechia, perché era molto buono, altri quindici anni di vita. Mandò il Profeta Isaia e gli disse: “Dio ...