San Paisio l’Aghiorita: Perché i monaci vanno dai medici…


San Paisio l’Aghiorita: Perché i monaci vanno dai medici…  

Qualcuno venne alla mia cella e mi chiese: «Perché i monaci stanno qui e non vanno nel mondo ad aiutare la gente?»  

Gli risposi: «Se andassero nel mondo ad aiutare la gente, tu diresti: “Perché i monaci tornano nel mondo?”. Ora che non ci vanno, dici: “Perché non ci vanno?”».  

Poi mi chiese: «Perché i monaci vanno dai medici e non li guarisce Cristo o la Madonna?».  

Gli dissi: «Questa domanda me l’ha fatta anche un medico ebreo».  

Uno che era con lui intervenne: «Ma lui non è ebreo!».  

Risposi: «Non importa che non lo sia. Questa è una domanda da ebreo, e vi darò la stessa risposta che diedi a lui, poiché il caso è simile».  

«Tu, come ebreo», dissi, «dovresti conoscere bene l’Antico Testamento. Lì, nel Profeta Isaia, si racconta che Dio concesse al re Ezechia, perché era molto buono, altri quindici anni di vita. Mandò il Profeta Isaia e gli disse: “Dio ti dona altri quindici anni di vita, perché hai distrutto i luoghi di culto degli idolatri. E per la tua piaga” – il re aveva una ferita – “Dio ha detto di applicarvi un impacco di fichi secchi, e guarirai!”. Se Dio gli aveva concesso quindici anni di vita, non poteva guarirlo anche dalla piaga? Eppure quella guarì con un impacco di fichi».  

Non dobbiamo chiedere a Dio ciò che può essere fatto dagli uomini. Dobbiamo umiliarci davanti agli uomini e chiedere il loro aiuto.  

Fino a un certo punto, l’uomo deve agire umanamente, e poi lasciare il resto a Dio. È egoista voler aiutare in qualcosa che non può essere risolto umanamente. In molti casi in cui l’uomo insiste per aiutare, vedo che è opera della tentazione, per renderlo inutile.  

Io, quando vedo che una situazione non può essere risolta umanamente, capisco fino a che punto l’uomo può intervenire e da quale punto in poi deve lasciare tutto a Dio. Allora alzo le mani al cielo, accendo due candele, affido il problema a Dio, e subito tutto si sistema.  

Dio sa che non lo faccio per pigrizia.  

Per questo, quando ci chiedono aiuto, dobbiamo discernere e aiutare in ciò che possiamo. Ma in ciò che non possiamo, aiutiamo almeno con una preghiera o affidando tutto solo a Dio – e questa è una preghiera segreta.  

Dal libro del Padre Paisios l’Aghiorita (ora San Paisios), “Risveglio spirituale, Discorsi Vol. II”, edizioni del Sacro Monastero “San Giovanni il Teologo”, Souroti, Salonicco.

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