San Porfirio, brevi testimonianze...
✨ "Con gli occhi del corpo vedi in modo limitato, mentre con quelli dell’anima puoi ‘vedere’ anche dietro la luna… Voi vedete l’esterno, io… ‘vedo’ e ‘leggo’ l’anima dell’altro."
Con queste parole, San Porfirio descriveva il dono della chiaroveggenza che Dio gli aveva concesso per servire gli uomini.
✨ Era come se avesse una "televisione spirituale"davanti a sé: vedeva oltre gli ostacoli materiali e "leggeva" i pensieri delle persone!
✨ Si spostava fisicamente, ma poteva visitare spiritualmente i suoi figli spirituali anche all’estero.
✨ Il Santo aveva vinto, già in questa vita, le leggi della corruzione e viveva alla frequenza di Dio.
✨ Il dono gli fu dato in giovane età, mentre era sul Monte Athos, per l’obbedienza assoluta che dimostrò verso i suoi padri spirituali. Da allora, lo utilizzò per tutta la vita per il bene spirituale degli uomini e a gloria di Dio.
✨ Il dono era straordinario.
✨ Poteva "vedere" il registratore nascosto di una signora che voleva registrarlo, ma anche l’acqua sepolta metri sotto terra, "assaggiarla" e indicare il punto esatto dove scavare un pozzo!
✨ Poteva persino indicare la pagina di un libro dove trovare una risposta, senza averlo mai letto prima.
✨ Con la stessa facilità, individuava tumori maligni e faceva diagnosi a distanza senza strumenti.
Guarigioni miracolose
Una volta, una donna andò da lui per confessarsi. Il Santo "vide" con gli occhi dell’anima che aveva un cancro.
✨ La mandò subito da un medico e le disse di tornare. La donna aveva davvero un tumore e sarebbe stata operata di lì a tre giorni.
✨ Dopo l’esame, tornò dal Santo, che pregò con lei e la segnò con la croce. Tre giorni dopo, il tumore era scomparso!
✨ Il medico, sconvolto, corse in chiesa: "Padre, cosa le hai fatto? Se non l’avessi toccato con mano, non ci avrei creduto!"
Conoscenza soprannaturale
Un suo figlio spirituale si lamentò:
– Geronta, mi fa male la pancia.
– Di’ al medico che ti fa male la terza ansa dell’intestino tenue… E fai attenzione a quale farmaco ti prescrive. Hai capito?
✨ Il Santo non "vedeva" solo cose materiali: conosceva i problemi delle persone prima che glieli raccontassero.
Una volta rispose a una donna sconosciuta che insisteva per parlargli al telefono:
"Perché sei così impaziente? Credi che debba ascoltarti per sapere il tuo problema? Non è forse questo e quest’altro?"
La donna, sbalordita, confermò. "Allora, fa’ ciò che ci insegna Cristo. Io pregherò per te, non aver paura."
Comunicazione senza telefono
Il Padre usava molto il telefono, giorno e notte… ma non sempre attraverso la compagnia telefonica!
Una volta, una donna gli portò dei soldi per la bolletta, ma lui rispose:
"Perché dare soldi alla compagnia? Useremo questi fondi per costruire una chiesa!"
Poi, mentre camminavano, lei lo sentì rispondere a una chiamata… ma non aveva il telefono in mano!
"Era qualcuno che aveva bisogno. Ho risposto da qui."
E lei capì che il Santo comunicava in modo spirituale!
Umiltà e discernimento
Nonostante i suoi doni, San Porfirio rimase sempre un umile monaco, lontano dalla fama e dal denaro.
✨ La differenza tra lui e i falsi taumaturghi era che lui usava i suoi doni con discernimento, nel rispetto della libertà dell’altro, e solo quando Dio glielo permetteva.
L’incontro con un hippy
Una volta, un hippy lo visitò. Il Santo "vide" la sua anima ferita e ribelle e gli parlò con amore, rivelando dettagli della sua vita che nessuno conosceva.
L’uomo, commosso, tornò con gli amici, tra cui una ragazza. Il Santo capì che non erano pronti per Cristo, quindi parlò loro in modo semplice. Quando se ne andarono, vollero baciargli i piedi.
Più tardi, la ragazza tornò da sola. Questa volta, il Santo le parlò di Cristo, ed ella cambiò vita, influenzando anche gli altri.
Interventi miracolosi A volte, il Santo prevedeva pericoli e appariva all’improvviso per aiutare.
✨ Impedì il suicidio di una ragazza, dandole forza e speranza.
Il dono dopo la morte
Il suo carisma non si spense con la morte.
Un uomo all’estero, ignaro della sua dipartita, chiamò la sua cella. Il Santo rispose, ma alla fine disse:
"Non chiamare più… sono morto!"
L’umiltà di San Porfirio
"Il mio dono me l’ha dato Dio per farmi diventare buono…
Mi considero un tubo arrugginito che fa passare l’acqua purissima di Cristo. La gente viene da me, ma non riceve nulla da me… solo Cristo ha tutto."
✨ Il suo unico desiderio era che tutti i cristiani vivessero in comunione d’amore con Cristo:
"Che il mondo senta l’abbraccio di Cristo verso tutti…"
Rivista religiosa "Verso la Vittoria", Ottobre 2016