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Le nozze di Cana

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Cristo era stato invitato alle nozze di Cana. Il matrimonio era celebrato dai sacerdoti degli Ebrei e, quando si sedettero a mangiare, Cristo benedisse la tavola.   Lo sposo che si sposava si chiamava Simone e, quando Cristo trasformò l’acqua in vino, lo sposo vide il miracolo.   Il vino divenne un vino squisito, Cristo fece il miglior vino del mondo, e dopo che i recipienti, i vasi in cui era stato versato il vino, profumarono per oltre 1000 anni!!   E cosa fecero poi le persone? Mettevano acqua nei recipienti e la prendevano, e l’acqua diventava subito acqua benedetta!   Dopo il miracolo di Cristo, lo sposo, Simone, dice a Cristo:   — Tu non andartene, voglio dirti una cosa...   Parlarono là e parlarono e parlarono e parlarono, fino all’alba del mattino!... Cosa si dissero!   E al mattino, lo sposo dice a Cristo:   — Signore, voglio diventare tuo discepolo!   Ed è San Simone il Cananeo, quello di...

Perché il diavolo ci combatte?

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Perché il diavolo ci combatte?   […] Dio permette al diavolo di opporsi a noi. Anche questo è vero: Dio permette che siamo tentati. Tuttavia, Egli non vuole né desidera che siamo in guerra. «Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"» (Giac. 1,13), ammonisce il divino Giacomo, «perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno» (v. 14). Dunque, ognuno di noi è tentato o dalla propria volontà o dal diavolo, sempre però con la tolleranza e il permesso di Dio. Ma anche quando Dio permette che il diavolo ci combatta, lo fa per cinque ragioni, come insegna san Massimo il Confessore nei suoi "Centurie sulla carità".   La prima ragione è «affinché, combattendo e resistendo, giungiamo a discernere la virtù dal male». La lotta, infatti, ci dona esperienza, così da distinguere il bene dal male, la virtù dal peccato, proprio come un soldato esperto sa riconoscere i campi minati e i terreni sicuri, per evitare i primi e avanzare nei secondi.   ...

Parla spontaneamente a Cristo, alla Madre di Dio, agli Angeli, ai Santi....

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  🌼🌿«Parla spontaneamente a Cristo, alla Madre di Dio, agli Angeli, ai Santi, ovunque ti trovi, e di’ loro ciò che desideri.   “Cristo mio, di’ , Madre mia, conosci il mio desiderio. Aiutami!”.   In modo semplice e umile, parla loro continuamente di ciò che ti preoccupa, e poi recita la preghiera: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me”».   🌳 San  Paisios del Monte Athos 📚

Nell'Ade, Gerontissa Galaktia

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  Ho visto nell'Ade cosa succede... Che nessuno ci vada neppure per un secondo... Ho visto dei miei compaesani... Non ho rivelato a nessuno quelli che ho visto... Poi ho acceso candele, ho pregato. I poveretti hanno cominciato a ballare e saltare. Lì ci sono gli eretici. I maghi, le streghe! Se sapessero cosa li aspetta quelli! Meglio non fossero mai nati... I sacerdoti empi... Oh quei disgraziati... I bestemmiatori, i malfattori, quelli col corpo sporco, gli adulteri, fornicatori, soprattutto gli omosessuali! Sofferenze insopportabili! Ora fanno queste cose anche i sposati... Orrore! Orrore!"  GERONTISSA GALAKTIA

Non è necessario che io mi perda per salvare il prossimo!

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  "Poiché Dio ci ama tutti e desidera la salvezza di ciascuno, la Sua Grazia scende anche sugli uomini dal cuore impuro, aleggiando sopra i loro cuori e 'trapassandoli' lievemente, per risvegliare in loro un sentimento di contrizione. Dio 'perfora' i loro cuori attraverso una predica, una parola, un evento della vita, ed ecco che questi uomini, pur non essendo bene intenzionati, provano una dolcezza interiore.E dona loro un assaggio, come per dire: "Questo è ciò che proverai quando purificherai il tuo cuore. Io ho scoccato il dardo, ora lo ritiro e mi allontano"... Nei detti dei Padri si racconta che quando qualcuno sta annegando e tu non sai nuotare, non devi gettarti in mare per salvarlo. Porgigli piuttosto un bastone. Se l'uomo che annega afferra il bastone, è cosa buona. Ma se non riesce a salvarsi e rischia di trascinarti con sé nelle acque, allora lascia il bastone nelle sue mani e mettiti in salvo... Non dimentichiamo mai questo insegnamento: n...

Il sacrificio del pellicano

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  Il pellicano ha l'abitudine di costruire il suo nido in basso, sulle rocce. Quando parte in cerca di cibo, i serpenti cercano il nido e, quando trovano i piccoli, li attaccano e li mordono, avvelenandoli. Quando il pellicano ritorna al nido, trova i suoi piccoli avvelenati e in fin di vita. Allora, il padre amorevole fa qualcosa di straordinario: Con il becco si squarcia il petto, prende il suo sangue che scorre e lo fa bere ai suoi piccoli! Il suo sangue agisce come antidoto al veleno, lo neutralizza e i piccoli sopravvivono!   Questo sacrificio del pellicano per i suoi figli ha ispirato la nostra Chiesa, che lo ha paragonato al sacrificio del Dio-Uomo per tutti noi. Per questo, il Venerdì Santo, tra le altre lodi del "Epitaffio Thrinos" (Lamento dell'Epitaffio) che toccano l'anima, si ascolta anche questo: «Come il pellicano, trafitto nel fianco, o Verbo, hai vivificato i tuoi figli morti, stillando per loro sorgenti di vita.» Con la ferita al tuo fianco, o Ve...

Quanta forza ha la preghiera quando include "Figlio di Dio"?

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  Quanta forza ha la preghiera quando include "Figlio di Dio"?   Un giorno, racconta padre Zosima (+2010),il Padre Simone Arvanitis († 1988) mi parlò della preghiera interiore:   «Io, padre Zosima, posso fare entrambe le cose: confessare la gente, parlare con loro, e allo stesso tempo dire la preghiera interiore, senza che l’una ostacoli l’altra o mi stanchi. Le tengo insieme».   Il Gerontas mi disse anche riguardo alla preghiera interiore:   «Quando inizi a pregare dicendo “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me”, prima concentrati nella mente e comincia a recitarla lentamente all’inizio, facendo attenzione che la concentrazione e le parole vadano di pari passo. Poi, gradualmente, potrai dirla più velocemente. Se la tua mente si distrae e le parole non fluiscono insieme, rallenta di nuovo. Quando vedi che procedi bene, acceleri. Così farai ogni volta che pregherai con la preghiera interiore».   Quando promisi a Padre ...

Non giudicare gli altri, Santa Matrona di Mosca

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"Non giudicare gli altri, abbandona te stesso alla Volontà di Dio, guarda solo a te stesso.   Ogni capretto sarà appeso per il suo zampino, e a te non importi dello zampino altrui.  Pensa a ciò che fai!"  (Santa Matrona di Mosca, la "senza occhi" – si commemora il 2 maggio)

L' anima e lo Spirito

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  "L’anima non ha una forma materiale, è un soffio di Dio, ma quando noi vogliamo raffigurarla, le diamo la forma umana del corpo, perché nelle varie manifestazioni del corpo, l’anima assume la forma del corpo.  Per questo, quando preghiamo in ginocchio, anche l’anima assume l’umile forma del nostro corpo.   L’anima ha tre nomi: Si chiama cuore, si chiama anima e si chiama anche spirito. È la stessa cosa con tre denominazioni.   Quando parliamo di pensieri, sentimenti e passioni, chiamiamo la nostra anima cuore ("Beati i puri di cuore").   Quando invece parliamo della Grazia dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel Santo Battesimo, allora parliamo di anima.   Ma quando l’anima si separa dal corpo (morte fisica), allora l’anima viene chiamata spirito.   Quando l’anima esce dal corpo, la sua velocità si moltiplica enormemente! Immaginate quale grande velocità abbia l’anima fuori dal corpo! Le velocità angeliche sono inimmagin...

Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me

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La pratica della preghiera può essere fatta in qualsiasi ora e luogo. Quando ci troviamo per strada, al lavoro, a casa, a scuola, in ufficio, di giorno o di notte, possiamo pronunciare la preghiera con dolcezza, senza pressione o tensione. Con adorazione e desiderio, ripetere le cinque parole: "Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me". Tutti i nostri problemi, materiali, fisici, tutti dobbiamo affidarli a Dio. Come diciamo nella Divina Liturgia: "...e tutta la nostra vita affidiamo a Cristo Dio". Quando facciamo continuamente preghiera, Dio ci illumina su ciò che dobbiamo fare anche nelle situazioni più difficili. La nostra preghiera, specialmente per problemi seri, quando è unita al digiuno, è ancora più efficace. Metropolita di Neapoli Porfirio ☦️