Non è necessario che io mi perda per salvare il prossimo!
"Poiché Dio ci ama tutti e desidera la salvezza di ciascuno, la Sua Grazia scende anche sugli uomini dal cuore impuro, aleggiando sopra i loro cuori e 'trapassandoli' lievemente, per risvegliare in loro un sentimento di contrizione.
Dio 'perfora' i loro cuori attraverso una predica, una parola, un evento della vita, ed ecco che questi uomini, pur non essendo bene intenzionati, provano una dolcezza interiore.E dona loro un assaggio, come per dire:
"Questo è ciò che proverai quando purificherai il tuo cuore.
Io ho scoccato il dardo, ora lo ritiro e mi allontano"...
Nei detti dei Padri si racconta che quando qualcuno sta annegando e tu non sai nuotare, non devi gettarti in mare per salvarlo. Porgigli piuttosto un bastone. Se l'uomo che annega afferra il bastone, è cosa buona.
Ma se non riesce a salvarsi e rischia di trascinarti con sé nelle acque, allora lascia il bastone nelle sue mani e mettiti in salvo...
Non dimentichiamo mai questo insegnamento: non è necessario che io mi perda per salvare il prossimo!
Coloro che alla fine vengono puniti, non sono mandati all'inferno da Dio, ma sono loro stessi che si condannano alla dannazione.
Quando uno studente deve ripetere l'anno, non è il consiglio dei professori a bocciarlo, ma è lo studente stesso che si condanna a rimanere nella stessa classe...
Per colui che ha trascurato il proprio progresso spirituale ed è tornato alla precedente vita di peccato, è quasi impossibile salvarsi in seguito. Perché chi si è raffreddato dopo essersi scaldato, difficilmente si riscalderà di nuovo... se non per un miracolo."
Padre Athanasios di Mitilineos +