San Paisios: «Se crediamo che Cristo sia la pietra angolare, allora nulla ci spaventa».
San Paisios: «Se crediamo che Cristo sia la pietra angolare, allora nulla ci spaventa».
– Padre, perché Dio permette al diavolo di tentarci?
– Per scegliere i Suoi figli. «Fai, diavolo, quello che vuoi», dice Dio, perché, qualunque cosa faccia, alla fine si romperà la testa contro la pietra angolare che è Cristo. Se crediamo che Cristo sia la pietra angolare, allora nulla ci spaventa. Dio non permette una prova se non ne deriva qualcosa di buono. Quando Dio vede che ne verrà un bene maggiore, lascia che il diavolo faccia il suo lavoro. Avete visto cosa fece Erode? Uccise quattordicimila bambini, ma fece quattordicimila Martiri Angeli. Dove hai mai visto Martiri Angeli? Il diavolo si è rotto la testa! Diocleziano divenne collaboratore del diavolo, perseguitando duramente i cristiani. Ma, senza volerlo, fece del bene alla Chiesa di Cristo, perché la arricchì di Santi.Pensava di sterminare tutti i cristiani, ma non ci riuscì. Lasciò una moltitudine di sante reliquie da venerare e arricchì la Chiesa di Cristo.
Dio avrebbe potuto distruggere il diavolo, è Dio! Se vuole, può ridurlo in un attimo a un mucchio di cenere all’inferno, ma lo lascia agire per il nostro bene. Lo lascerebbe forse tormentare e affliggere la Sua creatura? Lo permette fino a un certo punto e per un certo tempo, affinché, con la sua malvagità, il diavolo ci tenti e ci spinga a correre verso di Lui. Solo se ne deriva un bene, Dio permette al maligno di tentarci. Se non ne deriva un bene, non lo permette. Tutto ciò che Dio permette è per il nostro bene. Dobbiamo crederlo. Dio lascia che il diavolo agisca affinché l’uomo lotti. Senza lotta non si costruisce un villaggio.
Se il diavolo non ci tentasse, potremmo pensare di essere santi. Dio permette dunque al diavolo di colpirci con malvagità, perché con i suoi colpi fa cadere tutta la polvere dalla nostra anima, ripulendola.
Lo lascia correre per morderci, affinché ci rifugiamo in Lui. Dio ci chiama continuamente, ma noi di solito ci allontaniamo da Lui, e solo quando si presenta un pericolo corriamo verso di Lui. Quando l’uomo si unisce a Dio, non c’è spazio perché il maligno entri, né c’è motivo per cui Dio permetta al maligno di tentarlo, per costringerlo a rifugiarsi in Lui. Comunque sia, il maligno ci fa del bene, ci aiuta a santificarci. Per questo Dio lo tollera. Dio ha lasciato liberi, oltre agli uomini, anche i demoni, perché non possono danneggiare l’anima dell’uomo, a meno che non sia l’uomo stesso a voler danneggiare la propria anima. Al contrario, causano un premio alle nostre anime, sia le persone malvagie sia quelle sbadate che, senza volerlo, ci fanno del male nella vita.
Perché, pensate, disse quel Padre: «Togli le tentazioni e nessuno si salverà»? (Gerontikon, Abba Evagrio, 5, p. 34). Perché le tentazioni sono molto utili. Non che il diavolo possa mai fare del bene – perché è malvagio – ma il Buon Dio trasforma la pietra che ci lancia per romperci la testa, dandocela in una mano, e nell’altra mano ci dà delle mandorle da rompere e mangiare! Dio permette le tentazioni, non per lasciarci tormentare dal diavolo, ma per darci l’opportunità di sostenere “esami” per l’altra vita e non avere pretese irragionevoli al momento della Seconda Venuta. Dobbiamo capire bene che siamo in lotta – e dobbiamo combattere, finché viviamo in questa vita – contro lo stesso diavolo. Finché l’uomo vive, ha molto lavoro da fare per migliorare la sua anima e ha il diritto di sostenere esami spirituali. Se muore e non li supera, è bocciato. Non ci sono sessioni di recupero.
Fonte: «Logoi A’, Con Dolore e Amore», San Paisios l’Athonita, ed. Sacro Eremo “Evangelista Giovanni il Teologo”, pp. 62-64.