Quanto cambia l’uomo quando è solo! San Sofronio di Essex

 

Vivo volontariamente isolato dal frastuono del mondo...

Vivo volontariamente separato da tutto il clamore del mondo; non mi informo di nessun avvenimento.
Non ho né telefono, né radio, e naturalmente nemmeno televisione.
Non so nulla di ciò che accade in tutto il mondo.
Questo, però, non significa che abbia chiuso gli occhi di fronte alla grande tragedia che il mondo intero vive.
Penso che sia esattamente necessario ritirarsi dalle “piccole cose” e dai “dettagli” per vivere più intensamente e profondamente la vera vita degli uomini, cioè dell’“uomo”.
Vivendo “al confine”, lontano da questa vita selvaggia e feroce, con un terribile dolore nel cuore, grido verso il Cielo affinché scenda al livello della terra con il Suo meraviglioso mistero, abbracci tutti gli uomini che realmente soffrono, apra per loro altri orizzonti dell’Essere, così che ogni fatica dell’uomo diventi un processo entusiastico di creazione…
Quanto cambia l’uomo quando è solo!
Quando ero nel deserto (nella grotta della Santa Trinità) e celebravo da solo la Liturgia, avendo con me solo un monaco – che veniva per rispondere alle suppliche delle litanie, leggere l’Apostolo e fornire la necessaria partecipazione, al posto del popolo – né io né quel monaco abbiamo mai sentito alcuna mancanza: tutto il mondo era lì con noi; il mondo e il Signore; il Signore e l’eternità.
Tutto ciò che esiste, esiste perché Dio lo pensa. Dio pensa e provvede per il mondo, e il mondo esiste.
Se cerchi la volontà di Dio con semplicità e umiltà, Dio può trasformare qualsiasi situazione, anche la più negativa.
Tutto dipende dalla nostra relazione con Dio.
Se abbiamo fiducia nella Sua provvidenza…
Quando uno inizia a pregare, la preghiera stessa risolverà i suoi dubbi.
Rimanete nella preghiera, rimanete nella lotta, per trascorrere la vostra giornata senza peccato.
Tutto il resto sarà dato da Dio Stesso.
Trasformate ciò che dovete fare in preghiera.
La teologia accademica non è sufficiente per la salvezza. Leggete soprattutto i Padri ascetici.
Lì imparerete la vera teologia, l’atteggiamento della mente e del cuore verso Dio.
Per custodire la Grazia dello Spirito Santo, dobbiamo astenerci da ogni pensiero che non piace a Dio, ci dice il Gerontas Silvano.
Ecco il nostro compito. Ecco la nostra coltivazione spirituale.
Dal momento che si tratta della salvezza eterna, questo non finisce mai.
Iniziamo e ricominciamo senza fine.
San Sofronio di Essex

Post popolari in questo blog

Una delle ragioni per cui ci ammaliamo di cuore, ictus, cancro e altre malattie ...Gerontas Gabriele

San Nectario disse che nemmeno 5 su 1000 vanno in Paradiso!

33 preghiere per il komposkini (rosario) a 33 nodi

Consigli di Sant’Atanasio Chamakiotis ad un suo figlio spirituale

Preghiera a Santa Domenica (Ciriaca) che scaccia il male e la depressione

Otto tipi di preghiera,Monastero Gregoriu, Monte Athos

Metropolita Neofitos Morfu: Avevo detto ad un certo sacerdote...

Teologia Patristica Protopresbitero Ioannis S. Romanidis (+)

Il peccato e la sua guarigione

LA GUERRA INVISIBILE , SAN NICODIMO L' AGIORITA