Sappiate che l’inferno è pieno di brava gente!
Sappiate che l’inferno è pieno di brava gente!
Non si salvano i bravi uomini,
ma si salvano i veri cristiani,
che per grazia sono anche bravi uomini!
Non esiste salvezza per opere (né auto-salvezza), ma solo salvezza in Cristo.
Questo significa che le nostre buone opere non ci salvano (come molti credono), ma è Cristo che ci salva.
Le nostre buone opere sono come i bagagli del viaggio, non il biglietto per il viaggio.
Le buone opere non ci danno il biglietto per il paradiso, ma garantiscono la qualità del posto che avremo in paradiso, se alla fine saremo salvati.
Sai cosa significa avere un lussuoso appartamento di proprietà, ma non avere le chiavi per entrarvi?
Questo accade a chi ha buone opere nella vita, ma non ha un legame con Cristo.
Perché è la nostra parentela con Cristo che ci dà il biglietto per il paradiso.
Questa parentela si ottiene:
- inizialmente con il Battesimo, dove riceviamo il dono dell’adozione divina (che avevamo perduto a causa del peccato originale),
- e poi con la Santa Comunione, a condizione che vi accostiamo confessati e preparati al Sacramento.
Con il Battesimo, l’uomo viene rinnovato e trasformato: da terreno diventa spirituale.
E con la Santa Comunione, l’uomo viene trasfigurato: il suo sangue cambia, e da adamitico (di Adamo) riceve il Sangue e il Corpo di Cristo, accogliendo in sé la Grazia di Dio, che è necessaria per l’ingresso in paradiso.
In questo modo diventiamo figli di Dio, anzi, figli del Re, e solo allora abbiamo il diritto di ereditare il Regno di Dio.
Perché il Regno di Dio, come dice il Vangelo, si eredita.
Così come l’eredità di un industriale defunto non va ai suoi dipendenti, ma ai suoi figli e parenti, allo stesso modo il Regno di Dio è ereditato solo dai figli di Dio.
Dunque, la salvezza dell’uomo si basa sul triplice fondamento:
1. Battesimo,
2. Pentimento e Confessione,
3. Santa Comunione.
Questa è l’unica via di salvezza per l’uomo. Non ce n’è un’altra!
Dimitrios Panagopoulos, Predicatore +