La nostra vita dipende dal tipo di pensieri che coltiviamo,Padre Thaddeo di Vitovnica
Gerontas Thaddeo di Vitovnica: «La nostra vita dipende dal tipo di pensieri che coltiviamo»
Le parole dei santi della Chiesa ci toccano sempre profondamente nell’anima e ci chiamano alla vigilanza e alla lotta spirituale. Ci aiutano anche a vedere e percepire la nostra condizione, desiderando allo stesso tempo la nostra guarigione.
«La nostra vita dipende dal tipo di pensieri che coltiviamo. Se i nostri pensieri sono pacifici e calmi, se hanno mitezza e bontà, allora anche la nostra vita sarà così. Se la nostra attenzione è rivolta alle circostanze della vita, veniamo travolti da un vortice di pensieri e non possiamo avere né pace né serenità».
«Ogni cosa, buona o cattiva, proviene dai nostri pensieri. I nostri pensieri diventano realtà... Con i nostri pensieri influenziamo moltissimo gli altri. Possiamo essere molto buoni o molto cattivi, a seconda del tipo di pensieri e desideri che coltiviamo».
«Se i nostri pensieri sono buoni, pacifici e tranquilli, totalmente orientati verso il bene, allora influenziamo noi stessi e irradiamo pace intorno a noi – nella nostra famiglia, in tutta la nazione, ovunque... Ma quando coltiviamo pensieri negativi, il male è grande.
Quando il male è dentro di noi, lo irradiamo nella nostra famiglia e ovunque andiamo. Vedete dunque che possiamo essere molto buoni o molto cattivi. Se le cose stanno così, è certamente meglio scegliere il bene! I pensieri distruttivi rovinano la pace interiore e non abbiamo più pace dentro di noi».
«Il nostro punto di partenza è sempre sbagliato. Invece di iniziare con noi stessi, vogliamo sempre cambiare prima gli altri e alla fine noi stessi. Se ognuno iniziasse prima con sé stesso, avremmo pace ovunque! San Giovanni Crisostomo dice che nessuno può danneggiare l’uomo che non danneggia se stesso, nemmeno il diavolo in persona. Capite? Siamo noi gli architetti, i soli architetti del nostro futuro».
«... I nostri pensieri sono cattivi e per questo non raccogliamo buoni frutti. Dobbiamo cambiare. Ognuno di noi deve cambiare, ma è un peccato che non abbiamo esempi a guidarci, né nelle nostre famiglie né nella società».
«Vedete dunque come stanno le cose. Quando coltiviamo pensieri cattivi, diventiamo cattivi. Forse crediamo di essere buoni, ma il male è dentro di noi. Non abbiamo la forza di resistergli. E come cristiani sappiamo che non dovremmo neanche pensare al male, tanto meno commetterlo».
«Tuttavia, abbiamo una forza divina, una vita divina e un’energia divina. Nel giorno del Giudizio Finale, ci sarà chiesto che uso abbiamo fatto di questa forza divina, della vita e dell’energia che ci sono state donate: abbiamo contribuito all’armonia dell’universo o seminato disarmonia?»
«... Il Signore è presente ovunque e nulla accade senza la Sua volontà o permesso, sia in questa vita che nell’eternità. Quando accettiamo questa idea, tutto diventa più facile. Se Dio ci permettesse di fare tutto come desideriamo e quando lo desideriamo, ciò porterebbe certamente alla distruzione. Nessuno può immaginare il caos che ne deriverebbe.
Dio ci ricorda la Sua presenza in vari modi. Noi, però, la dimentichiamo presto, specialmente quando le cose ci vanno bene. Dimentichiamo che siamo qui solo per poco tempo e pensiamo di essere qui per sempre; ma quando ci colpiscono le avversità, piangiamo: “Abbi pietà, Signore!”, gridiamo. Per questo dobbiamo sforzarci duramente di cambiare il nostro carattere in meglio».
«... I pensieri tranquilli e nobili, pieni di amore e perdono, sono la via verso la pace e la quiete. Perché mai il Signore ci comanda di amare i nostri nemici e pregare per loro? Non per il loro bene, ma per il nostro! Perché finché serbiamo rancore verso qualcuno e teniamo dentro l’offesa, non avremo pace».
«Se il capo di una famiglia è oppresso da preoccupazioni e oscurità per il futuro della famiglia, non troverà mai pace. Tutti i membri della famiglia percepiranno la sua ansia. Sapranno che qualcosa non va, ma non sapranno cosa esattamente. Allora si vede quanto i nostri pensieri influenzano gli altri. E in famiglia nascono incomprensioni a causa dei nostri pensieri».
«... Bramosiamo Dio nel nostro cuore, ma ci opponiamo a Lui con i nostri pensieri. La nostra opposizione non può danneggiare Dio, poiché Egli è Onnipotente, ma certamente può danneggiare noi. I pensieri, gli stati d’animo e i desideri aprono la strada alla nostra vita. I nostri pensieri riflettono l’intera nostra vita. Se i nostri pensieri sono tranquilli, pacifici e pieni di amore, bontà e purezza, allora avremo pace, perché i pensieri pacifici rendono possibile l’esistenza della pace interiore, che irradia da dentro di noi.
Se invece nutriamo pensieri negativi, la nostra pace interiore si frantuma». «I pensieri vengono seminati nella nostra mente ogni ora e momento, da tutte le direzioni.
Se potessimo vedere i raggi dei pensieri, vedremmo una vera rete di pensieri. Ognuno di noi ha un “ricevitore” nella mente, molto più preciso e complesso di una radio o di una televisione. Com’è meravigliosa la mente umana! Purtroppo non la apprezziamo. Non sappiamo come unirci alla Fonte della Vita e provare gioia.
Il nemico semina continuamente semi nella nostra mente. A Sant’Antonio fu permesso di vedere le reti di pensieri intorno a lui, e quando le vide, esclamò: “Signore, chi può salvarsi?”. E udì una voce dirgli: “Solo i miti e gli umili di cuore”.
Gli spiriti maligni non possono attaccare chi ha mitezza e umiltà nel cuore, perché sono uniti alla pace e al silenzio. Non hanno pensieri negativi... Dobbiamo vivere così – controllando i nostri pensieri. Non è bene rimuginare ogni pensiero che ci viene in mente, perché perderemmo la nostra pace. Se impariamo a rifiutare tali suggestioni, saremo in pace. Non ci sogneremo né creeremo immagini nella nostra mente...».
Spesso crediamo che il male si trovi "da qualche parte là fuori". Ma se non ci fosse già il male che cova dentro di noi, il male "là fuori" non avrebbe il potere di toccarci. Il male è dentro di noi. Tuttavia, non è questo male ad essere colpevole. Siamo noi i responsabili, perché lo lasciamo penetrare nel nostro cuore e turbare la nostra pace. È come se qualcuno ci minacciasse o cercasse di convincerci a fare qualcosa di male.
Faccia pure ciò che vuole – la volontà è sua. Lascia che faccia il suo lavoro, e noi il nostro, che è preservare la pace interiore.
Le parole del San Thaddeo parlano direttamente al nostro cuore e ci mettono faccia a faccia con noi stessi. Siamo abituati o ci piace coltivare nella nostra mente pensieri malvagi verso gli altri e pensieri di autogiustificazione per noi stessi.
Il male cova dentro di noi, eppure lo individuiamo con grande facilità al di fuori di noi.
Se non riconosciamo la malizia che è dentro di noi, con la quale addirittura ci identifichiamo con grande comodità e piacere, se non proviamo disgusto per noi stessi e non iniziamo una lotta contro i nostri pensieri malvagi e negativi che ci sommergono, né la pace di Cristo verrà nella nostra anima, né Dio stesso potrà aiutarci.
Perché noi siamo gli unici responsabili dei pensieri che coltiviamo, e per questo ne renderemo conto, se non ci pentiamo e non li confessiamo.
Alcuni sostengono che siamo ciò che mangiamo. Studiando Padre Thaddeo, scopriamo che siamo ciò che pensiamo.
Fonte: "I pensieri determinano la nostra vita", ed. En Plo