Il Monastero di Santa Caterina del Sinai e la transizione al governo egiziano

 


Il Monastero di Santa Caterina del Sinai e la transizione al governo egiziano

 Fine di un'era millenaria  
Il Monastero di Santa Caterina, fondato nel VI secolo dall'imperatore Giustiniano e riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità, ha perso la sua autonomia dopo 15 secoli di autogoverno. Con una sentenza del Tribunale di Ismailia del 28 maggio 2025, lo Stato egiziano ha assunto il controllo diretto del monastero, confiscandone i beni e imponendo restrizioni ai monaci. Questa decisione, giustificata come "tutela del patrimonio culturale", ha scatenato proteste internazionali e sollevato interrogativi sulle reali motivazioni politiche e religiose dietro l'esproprio . 

Perché il Monastero di Santa Caterina è così importante?
- Patrimonio spirituale : Sorge ai piedi del Monte Sinai, dove secondo la Bibbia Mosè ricevette i Dieci Comandamenti. 
- Tesori culturali : Custodisce la seconda biblioteca più ricca di manoscritti antichi dopo quella vaticana, con oltre 4.500 codici, tra cui il Codex Sinaiticus (IV secolo) . 
- Simbolo di coesistenza: Protetto da un editto di Maometto (VII secolo), è rispettato da cristiani, ebrei e musulmani . 

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I. Le ragioni del passaggio al governo egiziano

1. La sentenza del Tribunale di Ismailia  
- Confisca dei beni: Tutte le proprietà del monastero (biblioteche, icone, terreni) sono state trasferite allo Stato. 
- Restrizioni ai monaci: Possono rimanere solo per scopi liturgici, con accesso limitato ad alcune aree . 
- Giustificazioni ufficiali: 
  - Protezione del patrimonio: L'archeologo Abdel Rahim Rihan sostiene che lo Stato garantirà una "valorizzazione a beneficio del mondo" . 
  - Legalità egiziana: Il monastero ricade sotto le leggi sui beni culturali . 

2. Le tensioni precedenti  
- Controversie legali: Da anni il monastero era sotto attacco da parte di settori dello Stato egiziano, in particolare dai tempi dei Fratelli Musulmani . 
- Conflitti per le risorse: Dispute sul pozzo di Mosè e su terreni circostanti . 

3. Il ruolo dello "Stato profondo" egiziano
Alcuni analisti attribuiscono la decisione a fazioni radicali nell'apparato statale, che il presidente Abdel Fattah al-Sisi non è riuscito a contenere . 


II. Le reazioni internazionali  

1. La Grecia e il Patriarcato di Gerusalemme- Arcivescovo Ieronymos di Atene:  "Non posso credere che l’ellenismo e l’Ortodossia stiano vivendo un’altra ‘conquista’ storica" . 

- Patriarca ecumenico Bartolomeo I: Ha definito la sentenza un "attacco al regime di protezione storica" del monastero . 

2. La campagna dei monaci
- Sensibilizzazione globale: Lancio di una campagna per coinvolgere Chiese, organizzazioni religiose e l’UNESCO . 
- Appelli diplomatici: La Grecia ha contattato il governo egiziano, richiamando gli accordi bilaterali sul patrimonio culturale . 


III. Le implicazioni geopolitiche  

1. L’Egitto tra crisi regionali e jihadismo  
- Sinai insicuro: Il monastero è minacciato da gruppi jihadisti, che nel 2017 attaccarono un checkpoint vicino . 
- Tensioni con la Grecia: La decisione rischia di peggiorare i rapporti tra Il Cairo e Atene, già tesi per la crisi migratoria e gli accordi sul gas nel Mediterraneo . 

2. Il futuro del monastero  
- Rischio di degrado: Senza i monaci, la gestione statale potrebbe portare a un declino culturale. 
- Turismo e controllo: Lo Stato egiziano potrebbe trasformare il sito in un’attrazione turistica, svuotandolo del suo significato spirituale . 

Un patrimonio in bilico

La transizione del Monastero di Santa Caterina al governo egiziano segna la fine di un’autonomia millenaria e solleva domande cruciali: 

1. Protezione o controllo? La sentenza è davvero per tutelare il patrimonio o per imporre un’egemonia politica? 
2. Sopravvivenza spirituale: I monaci potranno continuare la loro vita contemplativa? 
3. Reazione globale: L’UNESCO e le Chiese ortodosse riusciranno a invertire la decisione? 
Il monastero ha resistito a imperi e guerre, ma oggi affronta la sua sfida più grande: l’assimilazione da parte di uno Stato moderno. 

F.K

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