Esperienze della grazia di Dio,Arcivescovo Georgios Kapsanis
Quando l'uomo inizia a pentirsi, a confessarsi e a piangere per i suoi peccati, riceve le prime esperienze della grazia di Dio. Tali esperienze sono inizialmente le lacrime del pentimento, che portano una gioia indicibile all'anima, e la profonda pace che ne segue. Per questo, quel dolore per i nostri peccati è chiamato "dolore gioioso", come disse il Signore nelle Beatitudini: «Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati» (Matteo 5:4).
Poi si progredisce verso stadi superiori, come l'illuminazione divina, con la quale la mente si illumina e vede con un'altra grazia le cose, il mondo, le persone.
Allora il cristiano ama Dio più intensamente e giungono altre lacrime, più elevate, che sono lacrime d'amore per Dio, di divino eros. Non più per i propri peccati, perché ha la certezza che Dio li ha perdonati. Queste lacrime, che portano maggiore felicità, gioia e pace all'anima, sono un'esperienza superiore della theosis (divinizzazione).
Successivamente, l'uomo acquisisce l'apatheia, la vita senza le passioni dannose, le debolezze peccaminose. E allora diventa pacifico e imperturbabile di fronte a ogni offesa esterna, liberato da superbia, odio, rancore, desideri carnali.
Questo è il secondo stadio della theosis, chiamato "theoria", nel quale l'uomo, già purificato dalle passioni, viene illuminato dallo Spirito Santo, risplende e si divinizza. Theoria significa visione. Theoria di Dio significa visione di Dio. Ma per poter vedere Dio, bisogna essere un uomo divinizzato. Dunque, theoria di Dio significa theosis.
Quando infine si purifica completamente, si offre totalmente a Dio, allora riceve la più grande esperienza della grazia divina accessibile all'uomo, che secondo i santi Padri è la visione della luce increata di Dio. Questa luce è vista da coloro che sono molto avanzati nella theosis, pochi in ogni generazione. La vedono i Santi di Dio, e appaiono in essa, così come sono raffigurati nelle loro icone con l' aureola di luce.
† Arcivescovo Georgios Kapsanis, Precedente Igumeno del Monastero di Gregoriu