Consigli della Beata Sofia di Kleisoura
Consigli della Beata Sofia di Kleisoura
«Gli occhi devono vedere e non vedere.
Le orecchie devono sentire e non sentire.
La bocca non deve bestemmiare.
Chiave sulla bocca ( silenzio).
Non portate parole da uno all’altro.
Abbiate amore per tutti.
Coprite, e Dio vi coprirà.
Fate molta pazienza, molta pazienza!»
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La parola che aveva sempre sulle labbra era quella del Battista nel deserto: «Pentitevi!».
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Non faceva distinzione tra ricco e povero. Non praticava adulazione. Mostrava un amore universale per tutti, perché amava sopra ogni cosa Cristo, che vedeva nel volto dei fratelli, e a cui si rivolgeva con incessante contrizione:
«Signore Gesù Cristo, abbi pietà del tuo mondo e poi di noi».
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La sua consolazione era la Santissima Madre di Dio, nel cui Monastero visse sotto il suo materno sguardo e la sua potente protezione. «La Madonna è addolorata. La Madonna piange ogni giorno», diceva alle persone che la avvicinavano, mentre le lacrime le scorrevano dagli occhi come una fontana.
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«Perché spazzi ogni giorno, nonna Sofia?» le chiese una figlia spirituale.
«Figlia mia benedetta, passerà la Madonna e troverà il cortile pieno di foglie».
«Madonna mia, che io sia sacrificio per te».
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Vide molti scandali tra laici, monaci e chierici. Ma non accusò mai nessuno. «Coprite, e Dio vi coprirà», ripeteva.
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Si preoccupava soprattutto per le ragazze nubili che avevano deviato. Le accoglieva vicino a sé e le ammoniva meglio di una madre. Diceva loro di non parlare più della loro caduta e si occupava di farle sposare dignitosamente, donando lei stessa la dote con ciò che altri le offrivano. «La Madonna non vi abbandonerà», aggiungeva.
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Sebbene trasandata nell’aspetto, il suo cuore ricoperto di virtù donava ai poveri tutto ciò che la generosità della gente le offriva. «Prendilo e indossalo, così la mia anima si rallegra», rispondeva a chi le chiedeva perché distribuiva vestiti che altri le regalavano per compassione, pur essendo lei stessa bisognosa.
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Mai ferì o addolorò qualcuno. Quando capiva che una persona era oppressa dai peccati, si avvicinava con discrezione. Pronunciava una o due frasi, come un motto, senza che gli altri udissero, e si allontanava. Quella persona comprendeva e la seguiva. Allora, seduti in disparte, visibili ma non ascoltati, senza rivelare il peccato o il problema, prima la consolava e poi la consigliava con parole affettuose e benefiche per l’anima, ispirate da Dio.
Altre volte diceva: «Sono venuti neri davanti alla Madonna e se ne vanno bianchi».
Dal libro «Sofia Chotokouridou, un’asceta popolare, † 6 maggio 1974», edizioni Migdonía.